L’Accademia “G. e S. Martinelli” propone due corsi rivolti agli adulti, usando la musica come mezzo per il benessere e la crescita personale: ALOHA Music e WAITING Music. Entrambi i corsi sono tenuti da Paolo Alberto Caneva.

ALOHA Music

La parola Aloha ha un significato molto bello. “Alo” significa essere con, condividere un’esperienza qui e ora, “oha” stà per affetto, gioia. Facendo una sintesi dei due termini il messaggio della parola Aloha è: l’amore esiste nella misura in cui si è felici con l’oggetto del proprio amore. Nel nostro caso amare è essere felici con la musica, con la propria parte musicale.

ALOHA music è un nuovo approccio al suono, al ritmo, alla voce, agli strumenti, alla musica nella sua globalità: un nuovo modo di fare musica. E’ un’esperienza nuova e originale dove si incontrano la didattica musicale con l’evoluzione personale. E’ un approccio dove si opera sul piano dell’integrazione, della flessibilità e della globalità della persona, in una parola si potrebbe definire un approccio musicale olistico.

In tutto il percorso le tecniche utilizzate si ispirano a questa visione unitaria dell’essere umano dove si integrano l’aspetto del corpo, della mente e dello spirito. Il partecipante verrà accompagnato ad esplorare, toccare e suonare un sacco di strumenti, (pianoforte, percussioni etniche, chitarra, ukulele, voce, campane tibetane e molto, molto altro…) realizzando esperienze di songwriting, drumcircle, dialogo sonoro, improvvisazione creativa, immaginazione guidata dal suono, sonorizzazione di storie, rilassamento sonoro, massaggio sonoro.

Sarà un contesto di opportunità dove sperimentare la voce sul piano fisico, emozionale e musicale. In poche parole un’occasione per conoscersi un poco di più attraverso le pratiche dell’improvvisazione, della composizione, della performance e dell’ascolto della musica.

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WAITING Music

E’ un’esperienza condivisa, per chi gestisce una scuola di musica, vedere gruppi di genitori che riempiono le poche sedie nella sala d’attesa o nei corridoi, dopo aver condotto i propri figli alla lezione settimanale di strumento. La cosa avviene soprattutto quando gli allievi non hanno ancora un’età che permette autonomia negli spostamenti da casa a scuola e viceversa: nello specifico pensiamo ai bambini che frequentano le classi di Propedeutica o di Coro.

Da questa semplice osservazione è scaturita l’idea di proporre un percorso musicale pensato appositamente per gli “accompagnatori”, un’idea che va a sostituire e riempire un tempo altrimenti considerato “morto”.

WAITINGMUSIC è esattamente questo: un’iniziativa rivolta ad un pubblico adulto che per un’ora alla settimana “staziona” passivamente nella sala d’attesa/corridoi della scuola di musica.

C’è un’altra osservazione che sta alla base di questo progetto. Un bambino che accede ad una scuola di musica infatti quasi mai lo sceglie autonomamente. Se lo fa è perché il suo papà o la sua mamma gli hanno proposto di provare a suonare uno strumento. In verità chi desidera davvero imparare è il genitore che per mille motivi a suo tempo non ha voluto o potuto farlo.

WAITINGMUSIC rispondere anche al bisogno che sta nascosto nell’animo di ogni adulto che propone al proprio figlio di intraprendere una carriera di studi musicali.

A queste due riflessioni se ne aggiunge una terza. Quando un bambino inizia a studiare uno strumento musicale ha il grosso vantaggio di possedere un’enorme plasticità e prontezza mentale che però non è accompagnata da altrettanta volontà e costanza. L’unica garanzia di successo in questa faticosa ascesa verso la padronanza tecnica è lo studio quotidiano e metodico. Questo è possibile solo se viene accompagnato da vicino da un adulto che almeno in parte sostenga la fatica iniziale.

WAITINGMUSIC va incontro a questo “lavoro di squadra” offrendo al genitore una alfabetizzazione musicale di base in grado di permettergli di diventare un efficace sostegno ai primi passi in musica del proprio figlio. E’ dimostrato che un bambino che prova a studiare da solo molto precocemente vivrà la frustrazione data dalla curva molto ripida propria dell’ apprendimento strumentale e sarà soggetto a sentimenti di frustrazione e incapacità che lo condurranno all’abbandono. WAITINGMUSIC quindi rappresenta anche una garanzia dell’investimento economico che una famiglia affronta quando invia il proprio figlio a “scuola di musica”.

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